Apple vuole sfidare ChatGPT, nasce il team segreto “Answers”
Apple vuole sfidare ChatGPT, nasce il team segreto “Answers”
Apple ha deciso di cambiare strategia e di sviluppare internamente un proprio concorrente di ChatGPT. A rivelarlo è stato Mark Gurman nella sua ultima newsletter, Power On, in cui si legge che l’azienda di Cupertino ha recentemente costituito un team interno denominato “Answers, Knowledge and Information”, abbreviato in AKI.
Questo gruppo ha il compito di esplorare nuove funzionalità AI proprietarie per offrire un’esperienza simile a quella di ChatGPT. Si tratta di una svolta significativa, soprattutto se si considera che in passato Apple aveva espresso dubbi sull’idea di costruire un chatbot. Ora, però, sembra che l’intenzione sia chiara: sviluppare un vero e proprio “answer engine” in grado di scandagliare il Web per rispondere a domande di cultura generale e che possa essere integrato in Siri, Spotlight, Safari e persino in un’app standalone attualmente in fase di esplorazione.
Il team è guidato da Robby Walker, ex dirigente di Siri, noto per aver definito pubblicamente i ritardi dell’assistente virtuale come “brutti e imbarazzanti”. Walker aveva perso il controllo del progetto Siri proprio a causa dei continui ritardi. Ora, però, è tornato al centro della scena con l’obiettivo di riportare Apple in corsa nel settore dell’intelligenza artificiale generativa.
L’azienda sta anche assumendo nuovi ingegneri per il team Answers. Sul sito delle carriere di Apple sono attualmente presenti oltre una dozzina di annunci di lavoro dedicati, con sedi negli Stati Uniti e in Cina. Tra queste, spicca la posizione di “Staff Machine Learning Engineer” con l’obiettivo di “migliorare la capacità di Siri di rispondere a domande personali”, sviluppando modelli linguistici di grandi dimensioni incentrati sulla privacy.
Apple ha già annunciato una versione più personalizzata di Siri che comprenderà meglio il contesto personale dell’utente, sarà in grado di interpretare ciò che è presente sullo schermo e offrirà controlli avanzati per app specifiche. Durante la WWDC25, l’azienda ha mostrato come Siri rispondesse a domande su un volo e su una prenotazione a pranzo della madre dell’utente, elaborando informazioni tratte da Mail e Messaggi. Tuttavia, queste novità sono state posticipate al 2026.
Apple Intelligence, la suite di funzioni AI presentata ufficialmente quest’anno, ha avuto un inizio complicato. Tra le funzioni già disponibili ci sono le Genmoji e i riepiloghi delle notifiche, che però non hanno entusiasmato gli utenti. Inoltre, la nuova versione di Siri è stata posticipata di oltre un anno e si continua a discutere dell’integrazione con le tecnologie di aziende terze come OpenAI, Anthropic e Perplexity, con cui Apple ha avviato dei contatti.
Secondo Gurman, il team AI è ancora nelle fasi iniziali del progetto, ma l’obiettivo di Apple è creare un motore di ricerca AI proprietario che possa sfruttare grandi quantità di dati mantenendo al centro la privacy dell’utente. L’azienda potrebbe anche rilasciare un’app autonoma, separata da Siri, per testare queste nuove funzionalità prima di integrarle in modo approfondito in iOS, macOS e Safari. Secondo le indiscrezioni, la versione realmente conversazionale di Siri sarà disponibile solo con iOS 27.